Le sue prime esperienze espositive risalgono alla metà degli anni ’50, grazie all’incoraggiamento di Corrado Corazza, e tramite la partecipazione a varie edizioni delle mostre sindacali degli artisti emiliano-romagnoli. Sue opere vengono selezionate per alcune mostre collettive: “Arte Bolognese del XX secolo” organizzata nel 1968 presso la Galleria d’Arte Moderna di Zagabria; nel 1971 il 2.o Concorso di pittura internazionale di Castellammare di Stabia (ove vince il primo premio ex aequo insieme a C.Montarsolo e a R.Lippi); “Bologna: grafica oggi” nel 1973 al Museo di Arti Figurative di Kharkov, con la presentazione di Franco Solmi.
La prima mostra personale viene organizzata nel novembre-dicembre 1972 presso la Galleria Forni di Bologna, con la presentazione di Francesco Arcangeli.
Alla produzione di opere pittoriche Mazzotti affianca una vivace attività grafica. I suoi dipinti a olio, infatti, soprattutto quelli appartenenti al periodo più caratterizzato dall’astrattismo geometrico, sono il risultato finale di idee che trovano il loro sviluppo iniziale in lavori di dimensioni più ridotte. Mazzotti stabilisce il bozzetto per ciascun dipinto tramite disegni in B/N a carboncino oppure tramite collage a colori creati su tavole di cartone telato. I disegni soprattutto, lungi dall’essere un mero abbozzo in scala ridotta di quello che risulterà essere l’opera definitiva, assumono una propria autonomia. Al percorso grafico di Mazzotti si aggiunge nel 1974 una nuova importante tappa: viene realizzata dalle Edizioni d’Arte “La Zebra” di Udine una cartella di sei litografie riprodotta in 75 esemplari.
Il testo che accompagna l’edizione è di Marcello Venturoli.
La prima mostra personale fuori Bologna viene organizzata nel marzo 1976 alla Galleria Le Mura di Cremona, con la supervisione critica di Elda Fezzi. Seguiranno nel marzo 1978 la personale alla Galleria Fumagalli di Bergamo, seguita nel 1979 da una esposizione alla Galleria Il Triangolo nuovamente a Cremona. E’ in particolare la Galleria Fumagalli a inserire opere di Mazzotti in varie rassegne collettive, che vantano artisti quali Max Bill, Victor Vasarely, Lucio Fontana, Eugenio Carmi, Franco Giuli, Mario Nigro.
Nell’aprile 1977 viene organizzata la personale alla Galleria La Loggia di Bologna. Nel settembre 1979 viene organizzata presso il Palazzo dei Diamanti a Ferrara la prima retrospettiva in uno spazio istituzionale, intitolata “Dalla figura alle forme inventate”, ove sono raccolte 31 opere dipinte da Mazzotti fra il 1963 e il 1979. Il testo critico è firmato da Franco Solmi, dal 1972 al 1987 Direttore della Galleria d’Arte Moderna di Bologna.
Fra l’aprile e il maggio 1983 la Galleria d’Arte Moderna di Bologna ospita la prima grande mostra antologica: la più importante per dimensioni e per ampiezza del progetto espositivo, a cura di Marilena Pasquali, autrice anche della presentazione. Gli ampi spazi della G.A.M. accolgono circa 80 dipinti e circa 20 disegni dell’autore.
Nel giugno 1987 viene allestita la prima mostra postuma: è una esposizione di disegni intitolata “Luce e struttura”, presso lo Spazio di comunicazione visiva “Interno Quattro” di Udine. Nel maggio 1988 è allestita una importante retrospettiva di dipinti e disegni presso la Facoltà di Magistero dell’Università degli Studi de L’Aquila - Palazzo Camponeschi. La presentazione è di Lamberto Priori.
Nell’estate dello stesso anno, a cura di Marilena Pasquali, nell’ambito della mostra “Panorama. Arte a Bologna: la Generazione Anni Dieci” gli viene dedicato un omaggio particolare insieme a Giovanni Korompay da parte dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Monzuno (Bologna).
Nell’aprile del 1992 la Galleria d’Arte di P. e A. Zanarini di Bologna gli dedica una retrospettiva; nello stesso anno il dipinto ”Opera N.24” (1976) viene esposto nella mostra collettiva insieme alle opere donate da vari artisti italiani alla Raccolta Lercaro.
Nella primavera del 1995 un dipinto viene selezionato per la collettiva “Figure nel Tempo” presso la Galleria d’Arte Fossalta di Bologna, con la supervisione di Beatrice Buscaroli, insieme a opere di Corsi, Romagnoli, Grazia Fioresi, Lea Colliva, Bertocchi, Pizzirani, Rossi, Protti, Vignoli, Bertacchini, Saetti, Biasion, Borgonzoni, Corazza, Guidi, Vacchi, Ceregato. Il 7 ottobre 1995 presso la Galleria d’Arte Paolo Nanni di Bologna viene inaugurata la mostra “In Ricordo di Antonio” nel decennale della scomparsa dell’artista; durante l’evento l’Architetto Enzo Zacchiroli (1919 – 2010) offre al numeroso pubblico un affettuosissimo ricordo dell’amico.
Marzo 1996: sempre presso la Galleria d’Arte Paolo Nanni due dipinti di Mazzotti sono selezionati da Monica Miretti per la mostra “Dialettiche Polarità”, ove sono presenti opere di Saffaro, Korompay, Marchegiani, Romiti, Nanni e Mulazzani.
Tra il marzo 1999 e l’ottobre 2000 la Galleria d’Arte Fossalta ospita lavori di Mazzotti in due collettive, intitolate rispettivamente “Scenari consueti” e “Confronto sulla natura morta”. Nel dicembre 2000 3 dipinti di Mazzotti sono esposti nella sezione dedicata alle nuove acquisizioni delle Sale Generazionali del Museo d’Arte delle Generazioni italiane del ‘900 “G.Bargellini”, ora denominato Museo Magi ‘900 di Pieve di Cento (Bologna).
Il 14 febbraio 2015 viene inaugurata a Palazzo d'Accursio a Bologna la mostra retrospettiva in occasione del centenario della nascita dell'artista, curata da Renato Barilli. La mostra, patrocinata dal Comune di Bologna e da Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, ha accolto oltre 2000 visitatori in 4 settimane.